Ti do il benvenuto nel primo glossario dei termini del marketing per blogger e influencer.
Perché ho creato questo piccolo dizionario?
Per diventare una vera influencer professionista, oltre a rispettare tutti i punti che ti ho spiegato nella Guida Completa per Influencer, devi anche capire che, come tutte le professioni, ha dei suoi termini tecnici che bisogna conoscere.
Non so se ti è mai capitato di approcciare una collaborazione e ti sono stati chiesti dati sul tuo profilo di cui non sapevi il significato.
Non solo.
In alcune occasioni, possiamo essere chiamati anche a valutare alcuni aspetti relativi alle performance. Farci trovare sempre sul pezzo è il segreto per assicurarsi collaborazioni durature e di successo.
Prima di iniziare, ti suggerisco alcuni articoli che potrebbero esserti utili per approfondire:
- Guida Completa per Influencer: Come diventare una vera professionista
- Statistiche Instagram: Le 10 metriche da monitorare per far esplodere il tuo profilo
- Creare un Piano Editoriale Perfetto per Instagram: Strategie e Strumenti
- Collaborazioni con Aziende su Instagram: Come iniziare subito
- Come migliorare il tuo profilo Instagram in 10 passi
Per facilitarti il compito, ho deciso di dividere questo piccolo dizionario in due parti: la prima, dedicata al glossario dei termini del marketing per influencer, la seconda dedicata glossario dei termini del marketing per blogger.
Andiamo subito a vedere!
Glossario dei Termini del Marketing: Influencer
Se vuoi far crescere il tuo profilo Instagram e collaborare con i brand in modo professionale, prima o poi ti scontrerai con uno dei termini qui sotto.
Imparare adesso il significato, ti metterà 10 passi avanti rispetto agli altri.
1. Engagement Rate (ER)
L’engagement indica, in breve, quanto è coinvolgente il tuo post. Serve a capire se i tuoi contenuti hanno funzionato e se i tuoi follower hanno risposto in modo positivo.
Siccome il numero di like e commenti in assoluto non è molto rilevante, l’ER si esprime in percentuale.
Lascia che ti spieghi meglio.
Dire che hai preso 1000 like non significa niente. Il tutto dipende dalle persone che ti seguono. Una cosa è aver preso mille like con un seguito di 10 000 follower e un’altra questione è se quei mille like li prende un post su un profilo da 5000 follower!
L’engagement di un singolo post si calcola sommando i like e commenti ricevuti dal post e dividendo il tutto per il numero di follower del profilo. Bisogna poi moltiplicare x 100 per ottenere la percentuale.
ER = (Like + Commenti del Post)/ (Numero di Follower) x 100
Se vuoi ottenere l’engagement rate dell’account, invece, bisogna fare la media dell’engagement degli ultimi 10 post.
La bella notizia è che non devi fare questo calcolo tutte le volte che vuoi sapere il tuo engagement!
Ci sono dei tool online, come Ninjalitics, che calcolano dell’ER complessivo del tuo profilo.
Come ho detto in altre occasioni, anche quando ti ho parlato di quanti follower ci vogliono per essere pagati su Instagram, l’engagement sta diventando una metrica sempre più importante per valutare la qualità di un profilo.
Poco importa se hai migliaia o decine di migliaia di follower, se questi non interagiscono con i tuoi contenuti è del tutto inutile!
Io stessa, nell’avviare alcune campagne influencer, preferivo scegliere ragazze con profili più piccoli ma con maggior coinvolgimento del pubblico.
Se hai un buon engagement, è sicuramente una metrica che puoi vendere con successo ai brand con cui vuoi collaborare!
2. Impression
Le impression, o impressioni, è il numero di volte in cui un post viene visto. Se lo stesso utente vede 2 volte lo stesso post, allora verranno contate 2 impression.
3. Reach
La reach, invece, è il numero di utenti unici che hanno visto il post. A differenza delle impression, se uno stesso utente vede il post 2 volte, conterà come 1 reach, perché è la stessa persona che vede di nuovo lo stesso contenuto.
Si tratta anche questa, insieme all’engagement, di una metrica importantissima per giudicare la qualità di un profilo. Più persone riusciamo a raggiungere e più acquisiremo valore sulla piattaforma.
Le impression, da quanto detto su, sono sempre uguali o superiori alla reach.
Confrontando reach e impression, possiamo capire davvero tante cose sulla natura e sulle performance del nostro post. Te ne cito alcune ma puoi fare tu tutte le considerazioni del caso:
- Se reach e impressioni hanno un valore molto simile, significa che quasi tutti gli utenti hanno visto il post una sola volta. Siamo riusciti a raggiungere tante persone ma non ad imprimerci nella loro mente perché, al giorno d’oggi, vedere un post una sola volta in bacheca equivale quasi a passare inosservati!
- Viceversa, se le impressioni sono molto superiori alla reach, vuol dire che le stesse persone hanno visto il nostro post più volte. Potremmo interpretarlo, quindi, come un segno di gradimento che le ha portate a ritornare sul nostro contenuto.
4. Azioni
Tutto ciò che gli utenti fanno attivamente dopo aver visto il tuo post e che le porta oltre il contenuto.
Reach e Impression, infatti, sono delle metriche passive. Si riferiscono a utenti che vedono i nostri post senza fare qualcosa di più. Le azioni, invece, sono una metrica attiva e ci fanno capire quanto le persone sono state effettivamente coinvolte dal contenuto.
Le azioni sono sostanzialmente operazioni del tipo la visita al profilo dopo aver visto il post o il click sul link in bio. Sono tutte azioni che denotano un interesse maggiore da parte dell’utente che non si limita a guardare e mettere like ma vuole sapere di più.
5. Media Like
Per un profilo normale, cioè che non faccia uso eccessivo di POD Instagram o altre tecniche di engagement, la distribuzione dei like sotto i post è molto irregolare.
Ciò significa che puoi avere un post con 190 like, per esempio, e pubblicare un post il giorno dopo che supera i 400. Questo accade molto spesso, per cui, per dare una misura quanto più precisa e veritiera possibile si utilizza la media dei like, da calcolare in questo modo:
Media Like = (Somma like degli ultimi 10 post) / 10
6. Media Commenti
Stessa identica cosa vale per i commenti. Anche questi possono essere molto variabili in numero, per cui si usa una media.
Media Commenti = (Somma commenti degli ultimi 10 post) / 10
Tutte le statistiche che abbiamo visto sopra le puoi trovare negli insight dei singoli post sul tuo profilo Instagram e sul sito ninjalitics.com.
Andiamo a vedere ora delle metriche più tecniche, che riguardano, in particolare, le performance di sponsorizzazioni Instagram o altre campagne eseguite da Gestione Inserzioni di Facebook, lo strumento pubblicitario social per eccellenza.
7. CTR (Click Through Rate)
Il Click Through Rate indica quante persone hanno cliccato su un link dopo averlo visto. Questa metrica può essere super utile in due situazioni. Andiamo a vederle insieme!
Quando fai una collaborazione e inserisci un link con lo Swipe Up nelle storie. Nelle statistiche potrai vedere quanti sono i click sul link. Per sapere se questo numero è buono oppure no, devi confrontarlo con le persone che hanno visto le storia.
Per cui, per calcolare il CTR del link con Swipe Up di una storia dovrai fare questo semplicissimo calcolo:
CTR Storia = (Persone che hanno cliccato sul link)/(Persone che hanno visto la storia) x 100
Un altro modo in cui viene usato questo parametro è nelle inserzioni. In particolare, può essere usato per capire la bontà di un advertisement. Più è alto il CTR, più l’inserzione ha avuto il favore del pubblico. Questo in via del tutto semplificata.
Ci tengo a precisare che le inserzioni di Facebook sono una disciplina a se stante chiamata Facebook Advertising che richiede tanto studio e impegno per essere fatta davvero sul serio!
8. CPM (Cost per Mille)
Altra metrica che serve per valutare l’andamento di una campagna pubblicitaria, in particolare con obiettivo copertura o impression.
Il Cost per Mille indica quanto costa far vedere il tuo post a mille persone. Viene calcolato per mille perché il costo di una singola visualizzazione è talmente basso da non essere un numero pratico da utilizzare, per cui si preferisce moltiplicare tutto per mille.
9. CPC (Cost per Click)
Questa metrica viene utilizzata non solo su Facebook ma per qualsiasi campagna di digital marketing il cui scopo è di portare le persone a cliccare su un link e indirizzarle su un sito esterno.
In questo caso, calcoliamo quanto ci è costato far atterrare la persona sul nostro sito web a partire dalla piattaforma pubblicitaria che abbiamo utilizzato.
10. CPV (Cost per View)
Il Cost per View viene usato per campagne video. Indica quanto è costato mostrare il nostro video ad un utente.
11. CPA (Cost per Action)
In generale, siccome la campagne di sponsorizzazione sia su Facebook (e con Facebook intendo tutta l’offerta pubblicitaria dell’azienda che include quindi anche Instagram) che su altre piattaforme sono molto varie, spesso ci si può riferire ad un Cost per Action, ossia quanto ci è costato acquisire l’azione necessaria in base all’obiettivo che ci siamo prefissati (che possono essere click, visualizzazioni, impressioni di un post, ecc.).
Le ultime metriche che ti ho presentato possono sia essere calcolate manualmente ma, più spesso, vanno estratte dalle statistiche delle campagne di Gestione Inserzioni di Facebook.
Non è qualcosa di cui dovrai mai preoccuparti a meno che tu non decida di fare campagne di advertising con relativo investimento di budget.
Glossario dei Termini del Marketing: Blogger
Tutti i termini tecnici che ti ho presentato qui sopra nel glossario dei termini del marketing per influencer sono molto utili se vuoi analizzare, comprendere e comunicare tutto ciò che riguarda le performance di un account Instagram e di un social in generale.
Adesso voglio darti qualcosa di più.
Se hai deciso di buttarti nell’avventura di aprire un blog, allora devi sapere che ci sono dei numeri da tenere sotto controllo per capire se sei sulla strada giusta.
Non solo.
Sono anche le metriche che dovrai comunicare o che ti verranno richieste in fase di collaborazione per capire se i tuoi contenuti sono autentici.
Tutte le statistiche di un blog possono essere trovate su Google Analytics, una piattaforma di Google che ci permette di vedere tutti i dati che si nascondono dietro un sito web.
Iniziare ad usarla non è banale. Bisogna inserire un codice all’interno del sito affinché Google Analytics possa comunicare con il tuo blog.
Puoi farlo fare ad un programmatore, ad un amico smanettone, oppure attendere che io scriva una bella guida semplice con tanto di tutorial per spiegarti come fare!
Spero tu abbia un po’ di pazienza!
Ecco la schermata riassuntiva di Google Analytics di cui ti andrò a spiegare qui sotto i termini principali.
1. Visualizzazioni
Le Visualizzazioni sono molto simili alle Impression su Instagram. Corrispondono, infatti, alla somma di tutte le volte in cui le pagine del tuo blog sono state visitate.
Anche qui, se un utente visita 2 volte la stessa pagina, conterà come due visualizzazioni.
2. Sessioni
Una Sessione, invece, è un gruppo di visualizzazioni che un utente del tuo blog ha fatto in un determinato periodo di tempo.
Di solito, una sessione dura 30 minuti. Se per mezz’ora non viene più registrata alcuna attività, allora verrà considerata conclusa.
3. Utenti
Gli Utenti sono il numero di persone singole che hanno visitato il tuo blog in un periodo di tempo.
Per cui, le visualizzazioni sono sempre in numero maggiore delle sessioni che sono sempre in numero maggiore degli utenti. Il legame è molto simile a quanto già visto per Impression e Reach.
Il numero degli utenti è quindi naturalmente inferiore a tutti quelli che abbiamo visto finora, ma è anche un parametro estremamente importante perché indica quante persone hai raggiunto effettivamente.
Più il numero di utenti è lontano dal numero di visualizzazioni e sessioni, più le persone che visitano il sito sono coinvolte dai tuoi contenuti. Significa, sostanzialmente, che la stessa persona visiterà più pagine del tuo blog e leggerà più articoli.
4. Frequenza di Rimbalzo
La Frequenza di Rimbalzo indica la percentuale di utenti che hanno visitato una sola pagina del tuo sito e poi sono usciti.
Si tratta di un numero che va attentamente valutato. In linea generale, per un blog sarebbe un male una frequenza di rimbalzo troppo alta, diciamo dal 60% in su.
In realtà, dipende anche dallo stadio del blog e da dove provengono i tuoi utenti.
Infatti, se siamo in una fase iniziale dove cerchiamo di attirare nuove persone tramite Google, in questo caso potremmo avere una frequenza di rimbalzo alta, superiore all’80%, dovuta al fatto che pochi ci conoscono e ci trovano sui motori di ricerca.
Sta a noi, pian piano, farci trovare sempre più spesso, catturare l’attenzione del lettori e invogliarli a tornare.
5. Canali di Traffico
I Canali di Traffico sono semplicemente i luoghi da dove provengono gli utenti sul tuo sito web o blog.
I principali sono:
- Ricerca Organica: sono tutte quelle visite che provengono da Google o altri motori di ricerca.
- Direct: utenti che scrivo direttamente il nome del tuo blog nella barra degli indirizzi.
- Social: tutte le visite provenienti dai social media.
- Referral: lo approfondiamo nel prossimo paragrafo!
6. Referral
Referral significa letteralmente Rinvio e si riferisce a tutto quel traffico che raggiunge il tuo blog perché segnalato da altri siti web.
Funziona più o meno in questo modo.
Qualcuno prova interesse per il tuo blog. Ti cita all’interno del suo sito web inserendo un link. Le persone accedono al tuo blog tramite quel link.
Si basa quindi tutto sul passaparola positivo che le altre persone fanno di te, avendo trovato utili i tuoi contenuti.
All’inizio è normale non avere traffico di questo tipo. Soprattutto quando il blog è giovane, deve acquisire un po’ di autorità.
Un modo per spargere la voce e creare traffico di Referral è quello di scrivere guest post su altri blog, di cui ti parlerò a breve!
Conclusioni di questo glossario dei termini del marketing per blogger e influencer
Spero che questo glossario dei termini del marketing tutto dedicato a blogger e influencer ti sia utile per proseguire nel tuo percorso a diventare una figura davvero professionale.
Ogni volta che troverò nuovi termini, aggiornerò questo articolo in modo che tu possa avere tutto sotto mano.
Salva questo articolo nei tuoi preferiti per consultarlo in seguito, o condividilo con qualcuno a cui potrà essere utile.
Alla prossima!
Namasté,
Monica
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