CLIPPING in fotografia: Cos'è e come evitarlo in fase di scatto » Monica Pirozzi

CLIPPING in fotografia: Cos’è e come evitarlo in fase di scatto

Cos'è il clipping in fotografia

Oggi mi sono svegliata con l’idea di spiegarti cos’è il clipping.

Dopo aver aspettato il tecnico Fastweb per un’ora che mi venisse a cambiare la mia linea per un bel up-grade a 1000 mega, ho deciso che forse era meglio fare qualcosa di produttivo in questa giornata iniziata non proprio col piede giusto.

Se te lo stai chiedendo, non sono riusciti a sistemare i cavi, ho ancora la mia vecchia linea di m***a e non so quando torneranno a farlo.

Ma pazienza, per scrivere questo articolo i miei 100 mega sono più che sufficienti!

Spesso ci vengono delle foto schifose e semplicemente non sappiamo perché.

Ecco, sapere cos’è il clipping e padroneggiarlo già in fase di scatto ci permette di ottenere delle buone immagini senza dover perdere un sacco di tempo in post-produzione rischiando anche di non riuscire a recuperare la foto.

Vuoi sapere cos’è?

Ma soprattutto …

Vuoi sapere come riconoscere e correggere questo problema già in fase di scatto?

Continua a leggere!

Cos’è il clipping

Voglio prima raccontarti una cosa.

Fino a qualche settimana fa avevo una vaga idea di cosa fosse il fenomeno del clipping.

Ci sono un sacco di informazioni online, alcuni articoli ne parlano insieme ad altri concetti e ho finito per fare un sacco di confusione.

Alla fine ho scoperto che le informazioni che avevo erano più che necessarie per spiegarti bene il fenomeno e quindi ho pensato di dedicare un articolo solo a questo.

Ho combattuto per trovare una buona definizione, ho cercato di inventarmene una decente, ma niente.

Almeno fin quando non sono finita sulla pagina del clipping di Wikipedia English.

Lì ho trovato questa definizione:

Clipping is a result of capturing or processing an image where the intensity in a certain area falls outside the minimum and maximum intensity which can be represented.

… The clipped area of the image will typically appear as a uniform area of the minimum or maximum brightness, losing any image detail. The amount by which values were clipped, and the extent of the clipped area, affect the degree to which the clipping is visually noticeable or undesirable in the resulting image.

Ci hai capito qualcosa?

Probabilmente no.

Ma tutto ciò mi è stato di spunto per definire una volta per tutte questo benedetto clipping.

Quindi ecco la mia definizione (in italiano, non preoccuparti)!

Il clipping è quel fenomeno che si verifica in un’immagine quando l’intensità di uno o più pixel della foto ricadono al di fuori del valore minimo o massimo registrabile dal sensore.

Visivamente, sono dei pixel eccessivamente bianchi o neri.

Come ho già spiegato quando ho parlato dell’istogramma, il sensore può registrare la luminosità di un pixel in una scala che va da 0 a 255.

  • 0 rappresenta il nero puro.
  • 255 rappresenta il bianco puro.

Se la luminosità di un pixel ha valore negativo, nella nostra fotocamera verrà registrato comunque come 0, che è il valore minimo, e in questo caso si avrà il clipping delle ombre.

Se, invece, un pixel bianco ha luminosità superiore a 255, si avrà il clipping delle luci.

Ti suggerisco di leggere: Correggere il Clipping – Migliora le tue foto con Lightroom

Quando può diventare un problema

Allora? Qual è il problema?

Assolutamente nessuno se le aree in cui i pixel sono clippati sono parti che intenzionalmente volevi che fossero nere o bianche.

Il problema nasce quando il clipping si verifica in aree che, per qualche motivo, non dovevano essere nere o bianche e le vuoi recuperare in post-produzione.

Il problema principale di questo fenomeno è che si vanno a perdere tutti i dettagli nelle zone clippate ed è difficile recuperarli anche in post-produzione.

Ovviamente l’entità del “danno” dipende anche da quanto sono uscito fuori dal valore minimo e massimo.

Una cosa è che ho clipping delle ombre e il valore di luminosità del pixel è -10 (che la nostra fotocamera leggerà come 0 per i limiti di gamma dinamica del sensore che ti ho spiegato sopra) e una cosa è che sono a -100.

Probabilmente, se sforo di poco il limite e sono dei pixel che non ho intenzione di correggere perché appartengono a zone che già di per sé devono essere chiare o scure, posso andare avanti tranquillo.

So che ti stai chiedendo, quando devo pormi il problema del clipping?

Il campanellino d’allarme deve scattare quando le parti che sono clippare sono quelle che non dovevano essere totalmente bianche o nere ma in cui volevi che si vedesse qualcosa e che ci fosse qualche dettaglio.

Se, per esempio, il volto di una persona presenta delle parti scure, non volute, allora lì potrebbe essere un problema. Se invece si verifica sulla neve bianca colpita dal sole, forse forse è voluto che appaia così bianca e candida.

Questo è poi l’esempio più classico in cui si verifica il clipping delle alte luci.

Ti piacerebbe correggerlo già in fase di scatto?

In questo modo risparmierai del lavoro in post-produzione ed eviterai il rischio di dover buttare la foto.

Seguimi nel prossimo paragrafo!

Identificare e correggere il clipping in fase di scatto

Ti ricordi che prima ti ho detto che il clipping può anche essere ignorato in certi casi?

Quello che mi propongo di fare è aiutarti a capire in quali occasioni dobbiamo preoccuparcene e soprattutto come correggerlo subito, già quando stiamo scattando la fotografia.

In questo modo eviterai:

  • lavoro inutile in post-produzione: avrai già la tua immagine senza clipping e potrai passare a modificare altri parametri di maggior interesse;
  • dettagli irrecuperabili: può succedere che, in alcuni punti, il clipping sia talmente accentuato da non consentirti di recuperare tutti i dettagli che desideri.

Allora qual è lo strumento numero 1, che mi consente di capire se nella mia immagine c’è clipping?

La risposta è …

rullo di tamburi …

L’istogramma della foto!

Ebbene sì.

Questo strumento, di cui ti ho parlato qui, lo puoi visualizzare direttamente sulla fotocamera per ciascuna foto scattata e ti consente di capire se c’è clipping nell’immagine.

Basta premere il tasto info nella modalità di visualizzazione delle immagini (questo per Canon).

Usare l’istogramma per individuare e correggere il clipping

Istogramma alla mano, la prima cosa che devi controllare è se esso presenta pixel schiacciati all’estrema sinistra o destra, ma soprattutto quanti sono questi pixel.

Se sono pochissimi, ovviamente non dobbiamo preoccuparci, ma se sono tanti, dobbiamo cercare di capire in che zona si trovano e se andranno a interferire con la buona riuscita dell’immagine.

Individuarne un numero consistente sull’immagine è facile!

Basta osservarla e vedere se ci sono delle grosse chiazze di pixel bianchi o neri (come il caso della neve, ricordi?).

Se sono in punti in cui vuoi che l’immagine appari totalmente scura o chiara, come la neve, l’ombra tra una foresta, ecc., allora vai avanti e non preoccuparti.

Ma, se ti rendi conto che queste zone ricadono in punti in cui ci dovrebbero esserci dei dettagli che non si vedono, devi passare subito a scattare di nuovo l’immagine apportando una correzione dell’esposizione.

Come?

Se vuoi recuperare dettaglio nelle zone d’ombra, potrai aumentare l’esposizione agendo su tempo di scatto, diaframma o eventualmente ISO, se i dettagli li devi recuperare nelle luci, provvederai ad diminuire l’esposizione.

Il parametro tra tempo, diaframma e ISO che dovrai modificare non posso dirtelo così su due piedi perché dipende dal tipo di scatto che stai effettuando.

Potresti non voler modificare il valore del diaframma perché stai scattando una foto in cui desideri una bassa profondità di campo per scelte stilistiche e allora agirai sugli altri.

Conclusioni

Spero tu ci abbia capito qualcosa.

Alcune caratteristiche di un’immagine sono così relative che davvero mi posso limitare solo a dare delle linee guida.

Un difetto può essere sempre accentuato ed usato in modo artistico per creare effetti fantastici.

Pensa alle foto in high-key o low-key, il clipping è un elemento essenziale e andare a “correggerlo” comprometterebbe l’essenza stessa della foto.

Una volta anche a me è successo di scattare una foto di m***a in cui c’erano parti totalmente bruciate.

Ho cercato di usare in modo “artistico” questo difetto per valorizzare l’immagine.

Puoi trovarla qui!

 

So che la stavi aspettando! Ecco la sintesi!

  • Il clipping si verifica quando uno o più pixel escono fuori dal range 0-255 di luminosità registrabile dal sensore.
  • Il clipping delle ombre si ha per pixel con lavori < 0 e clipping delle luci per pixel con valori > 255.
  • Si può individuare vedendo se nell’istogramma delle foto ci sono parti schiacciate a sinistra a destra.
  • Per correggerlo: aumentare o diminuire l’esposizione.

 

A breve scriverò un articolo in cui ti spiego, invece, come individuarlo e correggerlo in post-produzione con Lightroom!

Se non hai il programma installato sul tuo PC/MAC, puoi iniziare a procurartelo a questo link!

Ti invito a leggere i seguenti articoli, che ti saranno utili per portare le tue foto ad un livello superiore:

Noi ci sentiamo presto!

 

Namasté,
Monica

Seguimi su: Instagram | YouTube | Podcast | LinkedIn

 

P.S. Vuoi trasformare la scrittura online in un lavoro indipendente che puoi gestire con i tuoi ritmi e in qualsiasi parte del mondo?

Iscriviti alla prossima masterclass 100% gratuita a questo link in cui ti spiego come fare.

Condividi questo articolo 👇🏼

Di Monica

Copywriter & Copywriting Coach ♡

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.