Di certo ti sarà capitato di scattare una foto in fretta e furia e accorgerti solo dopo che era una foto scattata male. Aiuto! Quindi: come fare a recuperarla? Soprattutto se lo scatto ci piace tanto ed è impossibile ripeterlo.
In questo articolo ti spiegherò, con un esempio, come faccio di solito per cercare di recuperare le foto che mi piacciono tanto a livello compositivo o che hanno colto un attimo irripetibile ma che tecnicamente sono sbagliate.
QUALI POSSONO ESSERE I PROBLEMI
Di solito mi trovo a combattere con due situazioni:
1) Messa a fuoco sbagliata
2) Esposizione sbagliata
L’ipotesi di base è che ti piaccia la composizione dello scatto, altrimenti meglio buttare tutto e rifare da capo!
Nel primo caso, cioè se il soggetto è fuori fuoco, mi dispiace ma non c’è nulla da fare per recuperare la nitidezza.
Non starai mica pensando che ti sto facendo perdere tempo qui? Perché sto per darti qualche utile suggerimento nel caso in cui la foto presentasse un’esposizione sbagliata.
Nel secondo caso, se l’esposizione è totalmente sbagliata, possiamo fare davvero molto per salvare la nostra immagine!
La prima cosa di cui dovrai accertarti è di aver salvato la tua foto in formato .raw, perché ciò che vado a fare di solito è eseguire un editing molto spinto della foto e non voglio perdere molta qualità dell’immagine usando un file .jpeg.
La prima cosa che cerco di fare è capire se, modificando in modo spinto l’immagine, sia possibile portarla a una giusta esposizione. Spesso inizio proprio lasciando che Lightroom imposti automaticamente i parametri nel pannello base (cliccando su Automatico in alto a destra nel pannello).
Se questo non si rivela efficace, allora uso la tecnica seguente.
Sei pronto?
Ciò che faccio è individuare l’errore più grossolano nell’immagine e accentuarlo, in modo che diventi il protagonista della scena.
In questo modo non rappresenta più un “errore”, ma un elemento compositivo che dona artisticità ed unicità all’immagine.
C’è da dire che con un sensore crop è più facile incorrere in errori ed accentuale il rumore digitale.
Puoi leggere la differenza tra un sensore crop e un full-frame in questo articolo.
ECCOTI UN ESEMPIO DI COME RECUPERARE UNA FOTO SCATTATA MALE
So che probabilmente non ti sarà tutto molto chiaro, per questo voglio farti vedere il flusso di pensiero che ho seguito per recuperare un’immagine che ho scattato di recente.
Ecco l’immagine in questione, scattata fuori alla sfilata di Versace della Milano Fashion Week (ho scritto un articolo tutto dedicato a come partecipare alle sfilate della Milano Fashion Week).
Foto originale (come scattato)
Era sera e siccome dovevo cercare di immortalare un soggetto in movimento, il flash era d’obbligo. Solo che, a causa delle mille persone che avevano accerchiato l’auto, non potevo allontanarmi e il flash, anche se era impostato al minimo della potenza, ha portato a un soggetto eccessivamente sovraesposto.
Molti dettagli del volto e dei capelli sono andati completamente persi e mi dispiaceva tanto perché l’espressione del volto mi piaceva davvero un sacco.
Così, ho provato a fare qualcosa.
La prima cosa, come ti ho spiegato prima, è vedere cosa riusciva a fare Lightroom in automatico, ma come previsto non ho ottenuto dei sostanziali miglioramenti.
Per cui ho pensato: perché non trasformiamo queste parti bruciate dell’immagine in un suo punto di forza?
Quello a cui stavo pensando era portare l’immagine in bianco e nero e puntare su una foto high-key (cioè in chiave alta dove ci sono delle forti luci predominanti).
Quindi, trasformo in bianco e nero e taglio l’immagine dandole un taglio verticale in modo da focalizzarmi solo sul soggetto ed eliminare tutto ciò che è di disturbo intorno.
Ecco i parametri che ho regolato in Lightroom.
Ciò che volevo ottenere era una foto in bianco in nero in cui ci fosse molto contrasto tra le parti bianche bruciate e delle parti molto scure che avrei dovuto ricavare io dallo sfondo o altre parti dell’immagine.
Per fare ciò ho abbassato di molto l’esposizione (ciò mi ha permesso di ottenere un soggetto meglio definito e quasi tutto nero intorno, concentrando l’attenzione su di esso) e ho abbassato quasi del tutto le luci per recuperare quanti più dettagli possibili nel volto e nei capelli.
Poi ho aperto un po’ le ombre e ho aggiunto un po’ di contrasto sia con il cursore proprio del contrasto, sia giocando sui bianchi e sui neri.
In questo modo si è creata ancora più differenza tra le parti chiare e scure dell’immagine.
Ecco il risultato finale!
Immagine finale!
Personalmente così è un’immagine che adoro!
Si concentra molto più sui dettagli, come gli occhi, il sorriso, i tatuaggi e gli anelli sulle mani ed ha una colorazione piacevole.
Quel brutto effetto del flash sparato in faccia non è più di disturbo.
Cosa ne pensate?
Avete mai fatto esperimenti simili?
Io moltissimi, perché sbaglio sempre ad esporre le immagini se vado di fretta! Però poi cerco sempre di rimediare!
Sono curiosa di vedere anche le vostre!
P.S. Ecco anche il prima e il dopo!
Prima e Dopo
Alla prossima.
Namasté,
Monica
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